"Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri". (Epitteto)
Numerosi documenti dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) indicano il concetto di Promozione Della Salute come “il processo che consente alle persone e alle comunità di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla".
L’OMS nel documento "Life Skills Education" dei 1993 presenta le Competenze Psico–Sociali o Capacità Di Vita le quali permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita dì tutti i giorni.
Queste sono:
– gestione delle emozioni
– gestione dello stress
– capacità di risolvere problemi e di prendere decisioni
– pensiero creativo
– pensiero critico
– la comunicazione efficace, la capacità di relazioni interpersonali
– l'autoconsapevolezza
– l'empatia
Pertanto accanto all’attenzione ai tradizionali stili di vita (alimentazione, attività fisica, uso e abuso di alcol, fumo, altre sostanze), prendersi cura della salute della persona e della comunità significa anche promuovere la salute interiore, psichica ed emozionale: la salute e il benessere sono strettamente collegati anche allo stile di dialogo con se stessi, allo stile di relazione con gli altri e agli stili pro-sociali di partecipazione alla vita di comunità.
Le carenze a livello d'intelligenza e di competenze psico-sociali, aumentano tutta una gamma di sofferenze e disagi presenti all'interno della popolazione che vanno dai disturbi della sfera affettiva, alla depressione, alla violenza, ai disturbi alimentari a quelli collegati all'uso di sostanze.
Il concetto di “alfabetizzazione emotiva” fa riferimento alle teorie di H. Gardner sulla pluralità delle forme d'intelligenza e di D.Goleman sulla cosiddetta intelligenza emotiva; in sintesi la capacità di esprimere le proprie emozioni, di saper riconoscere quelle altrui, dando spazio ai sentimenti e non solo alla ragione.
Pertanto proporre dei percorsi di alfabetizzazione emotiva, per le varie fasce d’utenza, significa rientrare in un progetto più ampio di promozione del benessere dell’individuo e, di conseguenza, della comunità.
Intraprendere un lavoro sulle emozioni significa concedersi la giusta cura e attenzione per fermarsi a valutare la propria conoscenza di sé e le abilità nella gestione della propria sfera emozionale e affettiva, acquisendo competenze e strumenti per trasformare in azione positiva e produttrice di benessere per la propria vita, la propria persona e la propria rete relazionale.
L’educazione alla consapevolezza, in primis, e alla gestione-azione delle proprie emozioni e dei propri comportamenti apre la porte ad un percorso di crescita e sviluppo del sé teso a favorire una migliore qualità di vita, acquisendo capacità e strumenti per fronteggiare in modo migliore, positivo e produttivo i propri momenti di crisi e di stress e, nel complesso, la propria vita e le relazioni importanti che ci coinvolgono. Contattare le proprie emozioni significa scoprirsi e concedere l’attenzione necessaria e spesso trascurata alla nostra stessa persona intesa in senso olistico come struttura unica e complessa di mente-corpo ed emozione. Lavorare sull’aspetto emotivo e del sentire significa creare un raccordo tra mente e pancia, ragione ed emozione, significa comprendere le emozioni così da gestirle in maniera efficace.
Gli obiettivi di un progetto laboratoriale di alfabetizzazione emotiva sono:
- stimolare ed incoraggiare le risorse creative ed originali nell'individuo;
- incoraggiare e sviluppare l'autostima;
- esplorare artisticamente le emozioni;
- sviluppare l'ascolto, il riconoscimento e la manifestazione delle proprie emozioni;
- imparare ad ascoltare e a riconoscere le emozioni degli altri;
- sviluppare l'empatia, la cooperazione, la negoziazione con gli altri in caso di conflitti;
- favorire attraverso i mezzi artistici l'espressione di eventuali disagi;
- aiutare l'individuo ad integrarsi in modo più efficace nei vari contesti esistenziali (famiglia, scuola, società);
- favorire l'accettazione di se stessi e degli altri;
- aumentare la tolleranza alla frustrazione;
- saper esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo;
- imparare il rapporto tra pensieri ed emozioni;
- incrementare la frequenza e l’intensità di stati emotivi piacevoli;
- favorire l'acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento.
"Gli uomini non vengono turbati dalle cose bensì dalle opinioni che si fanno su di esse"
Epitteto
L’OMS nel documento "Life Skills Education" dei 1993 presenta le Competenze Psico–Sociali o Capacità Di Vita le quali permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita dì tutti i giorni.
Queste sono:
– gestione delle emozioni
– gestione dello stress
– capacità di risolvere problemi e di prendere decisioni
– pensiero creativo
– pensiero critico
– la comunicazione efficace, la capacità di relazioni interpersonali
– l'autoconsapevolezza
– l'empatia
Pertanto accanto all’attenzione ai tradizionali stili di vita (alimentazione, attività fisica, uso e abuso di alcol, fumo, altre sostanze), prendersi cura della salute della persona e della comunità significa anche promuovere la salute interiore, psichica ed emozionale: la salute e il benessere sono strettamente collegati anche allo stile di dialogo con se stessi, allo stile di relazione con gli altri e agli stili pro-sociali di partecipazione alla vita di comunità.
Le carenze a livello d'intelligenza e di competenze psico-sociali, aumentano tutta una gamma di sofferenze e disagi presenti all'interno della popolazione che vanno dai disturbi della sfera affettiva, alla depressione, alla violenza, ai disturbi alimentari a quelli collegati all'uso di sostanze.
Il concetto di “alfabetizzazione emotiva” fa riferimento alle teorie di H. Gardner sulla pluralità delle forme d'intelligenza e di D.Goleman sulla cosiddetta intelligenza emotiva; in sintesi la capacità di esprimere le proprie emozioni, di saper riconoscere quelle altrui, dando spazio ai sentimenti e non solo alla ragione.
Pertanto proporre dei percorsi di alfabetizzazione emotiva, per le varie fasce d’utenza, significa rientrare in un progetto più ampio di promozione del benessere dell’individuo e, di conseguenza, della comunità.
Intraprendere un lavoro sulle emozioni significa concedersi la giusta cura e attenzione per fermarsi a valutare la propria conoscenza di sé e le abilità nella gestione della propria sfera emozionale e affettiva, acquisendo competenze e strumenti per trasformare in azione positiva e produttrice di benessere per la propria vita, la propria persona e la propria rete relazionale.
L’educazione alla consapevolezza, in primis, e alla gestione-azione delle proprie emozioni e dei propri comportamenti apre la porte ad un percorso di crescita e sviluppo del sé teso a favorire una migliore qualità di vita, acquisendo capacità e strumenti per fronteggiare in modo migliore, positivo e produttivo i propri momenti di crisi e di stress e, nel complesso, la propria vita e le relazioni importanti che ci coinvolgono. Contattare le proprie emozioni significa scoprirsi e concedere l’attenzione necessaria e spesso trascurata alla nostra stessa persona intesa in senso olistico come struttura unica e complessa di mente-corpo ed emozione. Lavorare sull’aspetto emotivo e del sentire significa creare un raccordo tra mente e pancia, ragione ed emozione, significa comprendere le emozioni così da gestirle in maniera efficace.
Gli obiettivi di un progetto laboratoriale di alfabetizzazione emotiva sono:
- stimolare ed incoraggiare le risorse creative ed originali nell'individuo;
- incoraggiare e sviluppare l'autostima;
- esplorare artisticamente le emozioni;
- sviluppare l'ascolto, il riconoscimento e la manifestazione delle proprie emozioni;
- imparare ad ascoltare e a riconoscere le emozioni degli altri;
- sviluppare l'empatia, la cooperazione, la negoziazione con gli altri in caso di conflitti;
- favorire attraverso i mezzi artistici l'espressione di eventuali disagi;
- aiutare l'individuo ad integrarsi in modo più efficace nei vari contesti esistenziali (famiglia, scuola, società);
- favorire l'accettazione di se stessi e degli altri;
- aumentare la tolleranza alla frustrazione;
- saper esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo;
- imparare il rapporto tra pensieri ed emozioni;
- incrementare la frequenza e l’intensità di stati emotivi piacevoli;
- favorire l'acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento.
"Gli uomini non vengono turbati dalle cose bensì dalle opinioni che si fanno su di esse"
Epitteto
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