Voglio ringraziare Angela per il suo progetto dedicato alla creazione di una rete tra donne creative mettendo in circolo una grande energia e in connessione tante
realtà diverse, uniche e con-divise. Un grazie speciale per avermi offerto la possibilità di raccontarmi, e ri-contattarmi, attraverso un'intervista speciale.
Angela si occupa di didattica, educazione e terapia musicale a Foligno. Vorrei fosse più vicina perchè mai come adesso, coincidenza, mi accingo a rispolverare un'arcaica passione musicale che è venuta a ribussare alla porta mentre io facevo finta di essere distratta e disinteressata! Chissà forse è vero...che nulla accade per caso ;) L'importante è che ciò che accade trovi il giusto spazio per essere...vissuto.
Qui il link per visitare il sito di Angela Contessa .
un frammento dell'intervista:
Se fosse un colore sarebbe il giallo.
Se fosse un personaggio: Trilly, nel film della Disney “Peter Pan”.
Se fosse un film: Il favoloso mondo di Amelie.
Questo immagino, leggendo le sue risposte all’intervista.
Intervista a chi? A Marta.
Nello stesso significato del nome, scopro il segreto di una forza della natura, che si esprime in un’attività spesso inarrestabile.
Marta De Lorenzo, Gestalt counselor, esperta in educazione emozionale, propone laboratori di artcounseling e per-corsi di consapevolezza ed espressione creativa.
Napoletana d’origine, vive e lavora a Lecce.
La cosa “buffa” è che la luce colorata che emana mi ha colpita attraverso il web, “galeotto” nel far incrociare le nostre strade.
Ancora non la conosco di persona, ci teniamo in con-tatto tramite FB e i nostri rispettivi blog.
Le ho inviato il testo dell’intervista: e mi ha scritto che si sarebbe regalata uno “spazio” per rispondere.
Ora in questo spazio sacro si è in qualche modo rispecchiata: e posso presentarla anche a voi.
Eccola. Marta. Marta De Lorenzo :-)
Qualcosa o qualcuno ispira la tua vita e il tuo lavoro?
Non so cosa sia esattamente, credo sia…la vita stessa, con tutte le sue vibrazioni che arrivano ora nella pancia, ora nel cuore, ora nella testa.
Capita che legga una frase importante, carica di vissuto reale e di colori, e che questo inneschi un meccanismo “creativo”, che non si acquieta finchè non trova la sua giusta “forma”.
Allora parte l’idea di un laboratorio, di un progetto, di una creazione, la ricerca di materiali più curiosi, la strutturazione in ogni suo più insignificante dettaglio creativo, colorato, vibrante, emozionale.
Così come la scintilla nasce da cose che osservo, oggetti, gesti, o da sensazioni particolari.
Mi ispiro anche tutte quelle persone, più o meno famose, più o meno studiose, più o meno luminari, che hanno saputo lasciar passare dell’emotività profonda nel loro lavoro, che si sono dissociati dalle gabbie istituzionalizzanti, per nutrire la vita, con il loro contributo. [...]
per leggere il testo integrale clicca qui
fonte: http://www.ioarte.org/artisti/Walls/opere/Skjazz/ |
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