Vorrei riportare un ottimo articolo in cui una carissima e stimatissima collega romana,
Gabriella Costa, espone deliziosamente motivazioni, premesse e obiettivi per affrontare e sperimentare un percorso di Art-counseling. Frequenti sono le curiosità e le domande al riguardo, per cui rispondendo ad una serie di richieste, rimando a quest'articolo per avere una panoramica più chiara del percorso. Approfitto per salutare la cara Gabriella e suggerisco agli amici romani interessati a fare esperienza diretta di questi strumenti di crescita e cura di sè di far riferimento a lei e alle numerose iniziative organizzate sul territorio dal nutritivo, creativo e accogliente gruppo di lavoro di
www.artcounseling.it
Ecco l'articolo (
fonte):
Perchè fare un percorso di ArtCounseling
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Crissi Piras: "Colori Viaggianti" |
“ Non domandarci la formula che monda possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo ..”
E.Montale
Si vive inseguendo il tempo che corre via veloce dedicandosi ogni giorno a molte attività: più cose si fanno durante la giornata, la settimana, i mesi, più si rimane con una sensazione di ansia e di frenesia, perché sembra che il tempo a nostra disposizione sia poco e sfugga dalle mani.
Vita cicciona, bella ma impegnativa e da sostenere, se non si trova uno spazio necessario per integrare tutte le attività in cui ci si imbatte. E’ meglio fermarsi, arrivare ad un certo punto e finalmente dar retta a quella vocina interiore che già da tempo suggeriva di incominciare a riflettere su di noi, perché le mille attività intraprese, le mille esperienze accumulate e le mille persone incontrate non sfuggano via lasciandoci solamente un vago ricordo, ma possano davvero penetrare in noi e aiutarci a crescere.
E’ necessario imparare a riconoscere la verità riguardo alla propria esistenza se ci si vuole prendere la responsabilità di vivere il presente con una nuova consapevolezza e libertà. Altrimenti si cade in schemi stravecchi che non portano da nessuna parte, ma tengono la mente ferma e bloccata su pensieri pesanti, esperienze incomprensibili e inutili.
Attraverso l’ArtCounseling si può intraprendere un percorso che conduce ad una conoscenza più profonda di se stessi. Rivedere nei propri lavori i pensieri che ognuno ha dentro e che molto spesso non riesce ad esprimere con le parole è un primo passo verso un cammino di cambiamento, di maturità e di positività.
Cisono moltissime possibilità per entrare in contatto con se stessi e l’ArtCounseling è una di quelle. E’ una strada che attraverso il linguaggio dell’arte collega mente, vissuto, emozioni e mani. Entra dentro, prende ciò che trova e che può essere preso e lo conduce fuori. Evidenzia il vecchio, lo rende accettabile e riconoscibile, come una parte importante di sé e poi invita ad andare oltre.
Attraverso l’ArtCounseling si scoprono le potenzialità positive legate a nuove attitudini e a nuove visioni, cosicchè tutta questa consapevolezza non fa altro che attirare esperienze migliori, incontri più interessanti e una nuova disponibilità verso di sé.
Il racconto di sé attraverso le immagini diventa una chiara rappresentazione della persona nella sua totalità. La persona riemerge da questo percorso come un essere che si è ri-trovato e si rivede sotto una nuova luce, più consapevole e più determinato, con una maggiore stima di sé e il desiderio di affermarsi mostrando il suo valore riscoperto.
Il “segno” rappresenta il perno del processo di ArtCounseling, tutto si verifica attraverso l’arte. E’ l’opera che veicola il messaggio non la parola.
Grande è la forza dell’immagine, essa nasconde vicende passate, elaborazioni, aspetti psicosomatici e infiniti altri segreti che solo chi disegna può svelare.
Ogni opera è un messaggio anche se non sempre voluto consciamente; certi problemi, disagi e mozioni e dolori vengono trascinati dalle linee e dai colori. In ogni lavoro ci sono due parti: una in primo piano e una più nascosta e il cliente prova una certa soddisfazione quando riscontra tra la propria opera e i suoi intenti rappresentativi una certa corrispondenza. E’ importante che egli riconosca cosa si muove dentro di sé e che tipo di emozioni vive capendo se sono sensazioni di paura, di gioia, di rabbia, di frustrazione o di altro genere. E’ importante poi che liberi queste forze e le sveli nel foglio attraverso i colori e le forme.
L’ArtCounseling ha due funzioni, la prima è quella di macchina fotografica girata con l’obiettivo all’interno dell’occhio per guardarsi internamente, la seconda è quella di messa a fuoco della realtà esterna. Il cliente “facendo arte” comincia ad individuare e ad usare per sé l’uno o l’altro modo.
Con l’ArtCounseling si mette l’individuo nelle condizioni di trovare la propria libertà interiore, valorizzando nello stesso tempo la parte più autentica di se stesso. Questo permette alla persona di liberarsi delle sue sofferenze più antiche e tenaci, allontanando le angosce in cui si infila e ri-trovando così l’interezza della sua personalità.
Infatti, poiché l’ArtCounseling lavora basandosi sulla forza dei colori e delle forme è in grado di raggiungere campi profondi e sconosciuti dove non arrivano le parole. L’espressione artistica, che sia un disegno o una scultura, uno scritto, una poesia o un collage riesce a superare lo stato di coscienza facendo emergere dall’inconscio senza alcun filtro tutto quanto vi è di più nascosto ma anche di più vero dell’individuo.
Quando in un percorso di ArtCounseling entriamo in noi stessi e rivediamo alcuni momenti particolari, se li sentiamo, possiamo disegnarli o rappresentarli in altro modo, e così facendo riusciamo a capire e conoscere qualcosa di più di noi e di quanto ci è successo.
Spesso non riusciamo a capire che ognuno di noi si colloca in un modo unico in mezzo all’esperienza che vive, in mezzo alla sua vita e alle sue relazioni. Ci viene facile stabilire confronti con le esperienze degli altri, pensare che il modo di capire sia uguale per tutti, che il modo di vedere sia unico per tutti, che il modo di imparare sia lo stesso per ogni persona. Invece i nostri occhi colgono la realtà in modo unico, le nostre primissime esperienze, le più piccole, le più banali ma per noi così grandi e a volte invalicabili, hanno determinato in passato delle risposte emozionali personali che ancora oggi riproponiamo. Queste risposte non sono nuove ma vengono risvegliate, come se fossero reali, da fatti che non sono altro che richiami del passato, qualcosa che ci è già successo in un tempo più o meno lontano.
Il presente il “qui e ora” è la nuova opportunità che ci viene offerta per dimostrare a noi stessi chi siamo realmente; se non abbiamo fiducia nel presente, ci giochiamo i nostri ruoli più interessanti, purtroppo se nel presente viviamo nelle angosce dobbiamo imparare a pensare che qualcosa abbia risvegliato un vecchio episodio che in passato ci ha fatto soffrire: l’emozione si ripresenta legata a quel fatto.
Le emozioni sono moti energetici che ci ricollegano a tutti gli episodi della nostra vita in cui abbiamo imparato una lezione e attraverso quella storia siamo cresciuti, con la sofferenza o l’allegria.
Fare un percorso di ArtCounseling è come togliersi dalle spalle tutte quelle zavorre che ci portiamo dietro e che ci impediscono di vivere con pienezza il presente; nel momento in cui si affida alla carta, alla scrittura, al colore, alla creta questi ricordi, pensieri, persone, frasi dette e non dette, tutto si calma ed essi a mano a mano diventano sempre più evanescenti, rimanendo alla fine come delle foto a narrare con i loro colori il nostro cammino …..
Gabriella Costa, Roma
http://ri-trovarsi.myblog.it/
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