Ho smesso di fare
domande alle stelle e ai libri. Ho cominciato ad ascoltare gli insegnamenti che
il mio sangue mi sussurra
(H.Hesse)
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Consulenze e/o percorsi on line
Consulenze e/o percorsi on line
Per percorsi di educazione emotiva, crescita e sviluppo personale, sostengo in momenti critici, educazione alla consapevolezza e mindfulness, psicoeducazione per le dipendenze o altre esigenze di aiuto, contattami per valutare insieme le soluzioni possibili per te o l'indirizzamento verso il professionista più adatto.
COME AGISCE
Nell’esercizio della sua professione il counsellor non parte da alcuna teoria della persona o sapere precostituiti. E’, invece, un esperto di relazione. Pertanto il suo compito non è interpretare, consigliare e informare, ma accompagnare il cliente nel suo processo di esplorazione e chiarificazione, attraverso specifiche abilità e tecniche relazionali, mirate a favorire il processo di empowerment e basate sull’ascolto, l’accettazione, la comprensione empatica, il rispecchiamento del cliente e della sua esperienza soggettiva.
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Cos’è il counseling
il Counselling è una
“relazione d’aiuto”, professione disciplinata dalla Legge n°4 del 14 gennaio
2013. Essa consiste nell’applicazione da parte del professionista di un insieme
di tecniche, abilità e competenze tese a facilitare il Cliente nell’uso delle
sue risorse personali, affinché questi possa trovare la soluzione per un
problema che crea disagio esistenziale e per migliorare complessivamente la
qualità della sua vita.
Lo scopo del
Counselling è quello di offrire al Cliente l’opportunità di esplorare e
riconoscere i propri schemi d’azione e di pensiero e aumentare il livello di
consapevolezza, così da saper utilizzare al meglio le proprie risorse
personali per gestirsi in modo efficace e raggiungere un maggiore
benessere.
Il Counsellor opera
nel campo della prevenzione della malattia e in quello della promozione
della salute, così come intesa e definita dalla Carta di Ottawa nel 1986. Il
Counsellor possiede competenze specifiche per la promozione del benessere
dell’individuo e non esercita attività sanitarie.
Per il suo specifico
settore di intervento il counselor non va confuso con altre figure
professionali, quali lo psicologo, lo psicoterapeuta, etc. . Infatti l’attività
di counseling non prevede l’utilizzo di tecniche e metodologie di intervento
proprie delle figure professionali citate, come: la somministrazione o
prescrizione di farmaci, l’utilizzo di test psicodiagnostici e quelle attività
che nel dettaglio sono proprie della figura dello psicologo o dello
psicoterapeuta.
Quando è utile un intervento
di counseling
Il counseling non è una forma di terapia (medica o psicologica) o di sostegno psicologico. Il counseling è un percorso di crescita, di responsabilizzazione, di maturazione durante il quale siamo seguiti da un professionista, il counselor, che ci accompagna alla scoperta di un futuro diverso.
Il counselor non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie.
Il counselor ci accompagna verso mete e obiettivi che noi stessi abbiamo stabilito, e aiuta a far sì che ognuno di noi possa dare il meglio di se stesso: nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti di coppia e familiari.
Ognuno di noi possiede delle potenzialità e delle risorse: il counselor ci aiuta ad esprimerle.
Capita a tutti nella vita di attraversare dei momenti difficili. Questi momenti sono caratterizzati, per lo più, da una così detta "fase di transizione" ovvero da un cambiamento: personale, scolastico, professionale, amicale, etc.
Durante la nostra vita accadono delle cose che, pur essendo del tutto normali (nasce un figlio, cambia il lavoro, si chiude un ciclo scolastico, etc.), spesso ci lasciano in una situazione di empasse rispetto alla quale non sappiamo bene come muoverci.
Il counseling è utile quando...
Il counseling non è una forma di terapia (medica o psicologica) o di sostegno psicologico. Il counseling è un percorso di crescita, di responsabilizzazione, di maturazione durante il quale siamo seguiti da un professionista, il counselor, che ci accompagna alla scoperta di un futuro diverso.
Il counselor non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie.
Il counselor ci accompagna verso mete e obiettivi che noi stessi abbiamo stabilito, e aiuta a far sì che ognuno di noi possa dare il meglio di se stesso: nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti di coppia e familiari.
Ognuno di noi possiede delle potenzialità e delle risorse: il counselor ci aiuta ad esprimerle.
Capita a tutti nella vita di attraversare dei momenti difficili. Questi momenti sono caratterizzati, per lo più, da una così detta "fase di transizione" ovvero da un cambiamento: personale, scolastico, professionale, amicale, etc.
Durante la nostra vita accadono delle cose che, pur essendo del tutto normali (nasce un figlio, cambia il lavoro, si chiude un ciclo scolastico, etc.), spesso ci lasciano in una situazione di empasse rispetto alla quale non sappiamo bene come muoverci.
Il counseling è utile quando...
dobbiamo prendere una
decisione difficile che riguarda la nostra vita personale o professionale;
dobbiamo raggiungere
un obiettivo che ci siamo posti, ma incontriamo delle difficoltà;
ci troviamo di fronte
ad una scelta lavorativa;
vogliamo riorganizzare
le nostre relazioni familiari, magari in seguito ad una separazione o ad un
divorzio;
i figli diventano
grandi e lasciano la loro famiglia d'origine;
quei figli siamo noi e
non sappiamo più come rapportarci alla nostra famiglia d'origine;
si costruisce o si
ri-costruisce un nuovo nucleo familiare;
incontriamo dei
problemi nella vita di coppia;
incontriamo difficoltà
nella carriera scolastica (ad esempio siamo bloccati nella scelta
dell'università o nel sostenere un esame);
ci troviamo in delle
situazioni dove, da soli, sentiamo di non farcela.
(fonte www.assocounseling.it)
COME AGISCE
Nell’esercizio della sua professione il counsellor non parte da alcuna teoria della persona o sapere precostituiti. E’, invece, un esperto di relazione. Pertanto il suo compito non è interpretare, consigliare e informare, ma accompagnare il cliente nel suo processo di esplorazione e chiarificazione, attraverso specifiche abilità e tecniche relazionali, mirate a favorire il processo di empowerment e basate sull’ascolto, l’accettazione, la comprensione empatica, il rispecchiamento del cliente e della sua esperienza soggettiva.
L'educatore
professionale in Italia è un professionista sociale e sanitario che attua
specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto
elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato
della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di
partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o
reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà ( DECRETO 8
ottobre 1998, 520)
L'educatore
professionale svolge la sua attività professionale, nell'ambito delle proprie
competenze, in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o
privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in
regime di dipendenza o libero professionale.
Gli educatori
professionali possono operare in svariati servizi sanitari e socio-sanitari,
tra i quali:
servizi per le persone
con problemi di dipendenza
servizi per i disabili
servizi per la salute
mentale
servizi per i minori
servizi per gli
anziani
servizi di
integrazione interculturale
servizi per i detenuti
servizi per persone
senza fissa dimora
servizi di prevenzione
con adolescenti
Nelle strutture
educative scolastiche dove l'Educatore Professionale non è un insegnante
curricolare, ma realizza progetti specifici, finalizzati all'autonomia
Nelle case-famiglia
per minori
Nelle carceri minorili
Nelle ASL
Nelle imprese e nelle
Pubbliche Amministrazioni