lunedì 16 giugno 2008
Il bacio...
Strappi funesti si ricuciono attraverso suture scintillanti...cospargono luce alli'interno delle membra sottili e gonfie di sensi inquieti...e irradiano calore verso il centro...il solo e unico centro di senso e di essenza...viaggi concentrici e vortici ruggenti ci cullando nel tragitto, ci strattonano e poi ci sostengono...ali...ali trasparenti e multicolori si prostrano al nostro servizio durante le terrificanti cadute libere...è solo un morso..solo un morso che ci tiene ancora lontani dal centro...un morso che per molti potrebbe non arrivare mai...eppure...è solo un morso...
Addentare la vita, la fame...la fame ci manca, il desiderio ci consuma, l'idillio ci distoglie...il vero si discioglie...ma è lì...chiaro, trasparente...riflesso il uno specchio frantumato dai mille volti....
Schegge scaraventiamo nel mondo, con schegge taglienti ci incidiamo il sangue e coliamo i veleni della nostra gioia...è tutto così vicino...
Affondiamo le zanne nel mondo lo sbraniamo selvaggiamente...sangue...cospargiamo di sangue il tempo che passa mentre corre nel vento e se ne và...poi passiamo gran parte della vita a correre dietro a questo vento...con l'affanno con il sudore con l'angoscia che ci lacera il cuore...
Aquiloni...aquiloni colorati scaraventati nel cielo...il mondo è invalido e questo ci strugge, il mondo non ci risponde e allora ci scortichiamo le ginocchia dell'animo nel pregarlo di tornare da noi...
Ma il centro...il centro ci aspetta...fosse anche mobile...fosse anche in costante disequilibrio...ma il tragitto è concentricamente musicale,avvolgente, fluttuante, creativamente pentagramamtico...e il mondo è solo un respiro, un respiro immenso da cui ci nutriamo che noi stessi nutriamo...e allora non importa che ci risponda, che importa se ci ferisce...scivoliamo verso il nostro centro, nella nostra isola felice tinteggiata dai modi del nostro essere pittoresco e oniroco...è la pace...è la felicità, è la quiete in costante movimento...tutto scorre e noi con il tutto...nulla...nulla ci scaraventa nell'infinito senza porgerci un'ala trasparente e multicolore...addentiamo il centro, con aggressività e fino in fondo...lasciamo scivolare il suo nettare nella nostra gola d'essenza, e fluido scende giù, solca le terre purpuree del nostr sentire e vorticosamente scende in noi..
volteggiando sul nostro fluido esistenziale, tendiamo una mano...ma non pretendiamo che venga colta...la felicità è nel porsi, nel mordersi, nel succhiarlo questo nettare senza pietà...e se è vero che la gioia non è reale se non è condivisa...ci sarà chi sussurrerà gocce del nostro nettare e porterà in dono su drappi vellutati il proprio centro guarnito del proprio vischioso fluido...e allora noi porgeremo le nostre labbra e attraverso di esse condivideremo l'essenza della fluidità disciolta al tepore della luna scarlatta...vita...respiro...il centro del mondo...
Marta
G. Allevi - Il bacio
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