domenica 15 giugno 2008

Vita umida...


A tutti coloro che ogni giorno, mediante la loro lotta, il loro impegno e la propria creatività mi insegnano a toccare e sentire nuove sfumature di vita, nuovi sensi di esistere. Grazie

E’ l’Aria che mi attende. Le andiamo incontro a bordo del nostro sentire, quietamente...ansiosamente.
Falchiamo il tempo, mentre la strada...la strada silente e impetuosa mi corre incontro...scavalcandomi e ingoiandomi. Mi trattengo spaurito all’inquietudine sfuggente del nuovo sentire, affondo le unghie nelle radici del noto, eppur mi sporgo verso le sue scivolose onde che si infrangono nel mio stomaco...una dopo l’altra. E smarrito tremo. E assetato ingoio.
Gli occhi si gonfiano di visioni obliate, sembro immobile nel centro di un ciclone che mi avvolge di vita, eppur sto volando, alto, e dentro di me tutto si sveglia, fragorosamente, all’improvviso.
Come convulso da violente contrazioni uterine, pressato tra le vellutate pareti di cielo e terra, nel respiro del mondo, scivolo... e nell’ingenuità sboccio, di fronte alla distesa del mare...azzurro, ondoso...infinito...bagnato. Il mio primo vagito riecheggia nell’eco dell’immensità, mentre un granello sabbioso si erge a maestoso castello regnante, incantato e spazioso, accogliente e raggiante, accanto ad un petalo selvaggio di un fiore tra mille, eletto a culla madre...il cui scintillio ondulante accarezza tutto intorno a me e magicamente, affettuosamente, stringe intorno a sè ogni palpito di vita...e abbraccia il mio cuore ungendosi delle mie solari e tremule lacrime...ed improvvisamente...è vita.
Marta

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